Il primo trimestre delle imprese associate Avedisco (Associazione vendite dirette servizio consumatori) si è chiuso con un fatturato di 331 milioni di euro, mantenendosi stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il settore più dinamico è stato quello "alimentare/nutrizionale" che ha segnato un incremento dell'8%, seguito dalle buone performance del "tessile" (+6,7%) e dei "servizi" (+6,2). Positivo anche il risultato del settore "cosmesi/accessori moda", che ha registrato un incremento del 3,5%, mentre il settore dei "beni di consumo casa" è rimasto pressoché stabile con un lieve aumento dell'1,1%. Inizio d'anno sotto tono per i "beni durevoli casa" che con il -7,4%, rimangono comunque il settore trainante dell'intero comparto della vendita diretta (45,2% del fatturato totale).
Notizie sempre positive dalla forza lavoro: nel primo trimestre dell'anno gli incaricati alla vendita sono aumentati di un ulteriore 15% superando le 214mila unità. «Il costante e marcato aumento degli incaricati -commenta Luca Pozzoli, presidente di Avedisco- delinea con chiarezza le opportunità che la vendita diretta offre al mercato del lavoro e quanto siano importanti la formazione professionale garantita dalle imprese associate e la qualità dei prodotti offerti alle famiglie italiane».
Secondo i dati Istat, tutti i canali della distribuzione italiana hanno chiuso il primo trimestre dell'anno con incrementi leggeri: "vendite al dettaglio in sede fissa", "grande distribuzione", "vendite alimentari e non alimentari" hanno fatto registrare un aumento dell'1%. Il Pil (Prodotto interno lordo) è aumentato dello 0,3% in termini congiunturali e del 2,3% in termini tendenziali, mentre i consumi delle famiglie italiane hanno segnato, nel primo trimestre dell'anno, un incremento congiunturale dello 0,7% e tendenziale dell'1,9.
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