La metà degli italiani è disposta ad accettare i rigori della seconda ondata dell’epidemia solo perché è convinta che a breve arriverà una cura risolutiva o il vaccino. Lo dicono soprattutto i residenti del Sud (il 55,2% rispetto alla media nazionale del 49,7%) e gli anziani (il 53,5%). L’asticella è fissata a Natale: ecco esplicitato l’orizzonte massimo di tenuta psicologica degli italiani all’indomani delle nuove restrizioni.
È quanto emerge dal Rapporto Censis-Confimprese «Il valore sociale dei consumi», realizzato con il contributo di Ceetrus, diffuso lo scorso 27 ottobre e scaricabile dal sito Censis a questo link
https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Rapporto%20finale%20Censis-Confimprese_ottobre%202020_2.pdf