Prosegue il nostro impegno al fianco dei nostri Incaricati alla Vendita in merito alle misure di tutela economica. Nei giorni scorsi, abbiamo chiesto maggiore chiarezza alle Istituzioni in riferimento al Decreto “Cura Italia”, affinché l’indennità di 600 euro ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi potesse essere prevista anche per gli Agenti di commercio e gli Incaricati alla Vendita Diretta a domicilio con partita IVA, inizialmente esclusi dal Decreto.
Dopo un attivo dialogo con i rappresentati del Governo, del Parlamento e di INPS, rileviamo con soddisfazione che gli Agenti sono stati ricompresi da INPS nella sua circolare n. 49 del 30 marzo, tra i soggetti che potranno chiedere l’indennizzo dei 600 euro per il mese di marzo. Non si è fatto invece cenno alla figura degli Incaricati abituali, nonostante siano da sempre iscritti alla Gestione separata.
Continuiamo attivamente la nostra battaglia per chiedere chiarimenti alle Istituzioni e ci impegniamo affinché la misura sia garantita per i nostri Incaricati, fortemente penalizzati dalla crisi epidemiologica.
“Una parte dei nostri Incaricati alla Vendita svolge questa attività per arrotondare il reddito, ma tanti invece sono partite Iva, iscritti alla Gestione separata, e hanno come unica entrata i profitti di questo lavoro. Questi ultimi sono 41.600 in tutto il Paese, fermi ormai da un mese, senza la possibilità di guadagno e con l’impellente necessità di ricevere almeno l’indennità. Il periodo che stiamo vivendo rischia di protrarsi a lungo e anche quando l’emergenza rientrerà, servirà tempo per tornare alla normalità, prima che la gente si senta nuovamente libera di accogliere in casa i nostri Incaricati alla Vendita”. Dichiara Giovanni Paolino, Presidente AVEDISCO.