Rileviamo con soddisfazione che anche nel “Decreto Rilancio” (Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) gli Incaricati alle Vendite sono stati riconosciuti tra i soggetti che possono ricevere l’indennità dei 600 euro per i mesi di aprile e maggio.
Tra i 266 articoli presenti nel nuovo Decreto, l’articolo 84 reca nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Al comma 8, viene riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio, pari a 600 euro per ciascun mese, a individuati lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza della emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, sempre che non siano titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente e non siano titolari di pensione.
Tra i lavoratori indicati, alla lettera d) troviamo:
- gli Incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Tutte le indennità di cui all’articolo 84 non concorrono alla formazione del reddito e sono erogate dall’INPS in unica soluzione, rispettando un determinato limite di spesa complessivo.
È stabilita poi una disposizione ad hoc per la eventuale integrazione delle stesse indennità con il beneficio del reddito di cittadinanza.
Siamo in attesa della circolare INPS con le istruzioni che consentiranno agli Incaricati alle Vendite, in possesso dei requisiti richiesti, di inoltrare correttamente la richiesta on line.
Appena le istruzioni saranno rese note, lo comunicheremo.
Al momento non è possibile richiedere le indennità. Questo vale anche per l’indennità di marzo prevista dal Decreto Interministeriale n. 10 del 30 aprile 2020.
ATTENZIONE:
Per tutti quegli Incaricati che hanno già provato a fare la richiesta dell’indennità per il mese di marzo, ed è stata rifiutata da INPS tramite un suo messaggio, questi potranno rifare la domanda sia per l’indennità di marzo che per quelle di aprile e maggio, non appena INPS comunicherà le nuove istruzioni che presumiamo prevedano l’apposita figura dell’Incaricato come previsto dai due Decreti citati.